ABOLIAMOLEPROVINCE E ABOLIRE LE PROVINCE DI LIBERO


Avessimo avuto un giornale avremmo fatto lo stesso ed anche prima.

Chiarezza, trasversalità, estrema costanza, decisa volontà di andare fino in fondo.

La inusitata campagna di stampa del quotidiano LIBERO per l’abolizione delle Province coincide con gli obiettivi e le linee d’azione del comitato per l’abolizione delle province ma ha dalla Sua una potenzialità mediatica di diversi ordini di grandezza superiore.

Uniamo le forze. Un soggetto unico e forte a rappresentare i milioni di cittadini italiani portatori di interessi collettivi diversi da quelli dei politici che sono una minoranza, in linea teorica a nostro servizio, in pratica a servizio esclusivo della propria perpetuazione e del proprio benessere a prescindere da ogni considerazione dell’interesse generale.

Pressing continuo, senza sosta.

LIBERO faccia proprie o sostenga esplicitamente le prossime giornate nazionali ABOLIAMO LE PROVINCE del 13-14 dicembre 2008 per il completamento della raccolta firme per il disegno di legge di iniziativa popolare per la soppressione delle province.

Unitevi a noi per organizzare punti raccolta e firmare! Il tempo stringe! E’ l’onda giusta che sta crescendo!!!

Per individuare i punti raccolta si può visitare la pagina DOVE FIRMARE del sito o scrivere a lorenzo.furlan@aboliamoleprovince.it o chiamare il 3394084359.

Lorenzo Furlan

Informazioni e link

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L'opinione dei lettori

ABOLIAMO LE PROVINCE!

Il tema dell’abolizione delle province non è nuovo e non può liquidarsi in poche righe (comunque la si pensi). Come ogni riforma istituzionale di rilievo che intacca posizioni di potere consolidate, questa è destinata in ogni caso a far discutere e a dividere tra sostenitori e denigratori.
Anche se ancora non in grado di assumere una posizione chiara e definitiva in merito (mancandomi sufficienti basi di giudizio), la mia idea è favorevole all’abolizione delle province.

Perché? Innanzitutto perché la Politica in Italia costa troppo ed occorre iniziare a fare i tagli mirati e le razionalizzazioni dovute. Ovviamente l’abolizione delle province dovrebbe essere solo il primo ed il più clamoroso dei tagli che la Politica si dovrebbe dare (dubito, però, che ciò accada, in quanto le province sono una riserva di poltrone e potere che fa comodo sia alla Destra che alla Sinistra, in specie a quella Sinistra radicale che -esiliata dal Parlamento- non vorrebbe perdere l’ennesima sede di rappresentanza politica!).

Perché eliminare proprio le province? Perché, dopo la costituzione delle regioni e la riforma del Titolo V della Costituzione, a livello locale le province sono l’ente con minori competenze (poche funzioni ed intermedie tra comuni e regioni) e più inefficiente nel rapporto costi-benefici. Del resto, deve far riflettere che l’Italia è l’unico Paese occidentale (ripeto, l’unico) in cui esistono ben tre livelli di governo territoriale sub-statale (comuni, province e regioni).

Perché è possibile eliminare le province? Perché, data la natura delle loro competenze, è ipotizzabile prevedere nuovi meccanismi istituzionali (in loro sostituzione) che garantiscano minori costi, maggiore efficienza decisionale e pari rappresentatività dei territori.

Fra le tante proposte configurabili, mi permetto di proporne una: perché non abolire le province e sostituirle a livello regionale con un nuovo organismo, che potrebbe chiamarsi “Consiglio Regione-Comuni”. Mi spiego meglio: delle competenze attualmente spettanti alle province:
- molte si potrebbero affidare ai Comuni o alle Regioni;
- le restanti (quelle per l’esercizio delle quali sarebbe insopprimibile un coordinamento specifico con i territori) potrebbero affidarsi ad un Consiglio Regione-Comuni.
Da chi dovrebbe essere composto tale organismo? Per non moltiplicare i costi istituendo nuove cariche, questo potrebbe essere:
- composto da due rappresentanti per ogni provincia: i sindaci degli attuali capoluoghi di provincia più un ulteriore sindaco per comprensorio provinciale eletto da un’assemblea dei sindaci della rispettiva provincia;
- e presieduto dall’assessore regionale agli enti locali (che vedrebbe aumentate le proprie funzioni, il proprio ruolo e -nel contempo- la propria responsabilità).
Un organo unico, quindi, in sostituzione della molteplicità delle province esistenti, dalla composizione snella, con maggiore capacità decisionale e comunque rappresentativo di tutte le istanze provenienti dal territorio.
Questa, ovviamente, è solo una delle possibile proposte realizzabili: quel che conta è comprendere che “è immaginabile un’Italia senza province!”.

Abolire le province è un progetto sensato, utile e che può migliore l’efficienza del governo territoriale. Perché si ottenga questo risultato, naturalmente, occorre che la Politica abbia la forza, il coraggio e la competenza di realizzare un progetto chiaro, efficiente e razionale di riforma istituzionale, anche contro i suoi stessi interessi particolari. E’ proprio questo, però, l’obiettivo più difficile da realizzare…

Gaspare Serra
(http://spaziolibero.blogattivo.com)

Io sono completamente d’ accordo.
Ad esempio l’ applicazione della legge 68/99 per l’ inserimento dei lavoratori cosiddetti “disabili”, cioe’ l’ applicaaione della legge, e’di competenza delle Province.
Ora non si comprende bene per quale cortocircuito istituzionale, ma sta di fatto che le categorie protette in stragrande maggioranza nn lavorano… di che e’ la colpa…?
Ho linkato il mio post proprio su questoa rgomento !
A presto

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Condivido con entusiasmo l’iniziativa dei cittadini onesti che desiderano veramente una riforma del nostro stato costituzionale. Non solo quelle necessita fare ma, eliminare le prefetture e tutti i costi parassiti della politica: gli enti inutili; i commissari e le commissioni sprecone; l’immenso parco dele auto blu e i privilegi acquisiti a vita dai trombati dela politica; ridurre gli stipendi ai politici aggiornandoli a quelli di un funzionario di concetto con rimborso delle sole spese vive, solo così faranno politica i puri ed i migliori “si spera”. Ridurre il numero dei parlamentari drasticamente con elezione diretta da parte dei cittadini e, non per ultimo, riformare la magistratura con elezione diretta, a merito e per periodi stabiliti dei P.M. da parte dei cittadini, con responsabilità del loro operato, come tutti i professionisti del mondo, si è fatto un referendum in proposito, dov’è finità la volontà degli Italiani? Mi rendo conto che bisogna rivoltare il paese come un calzino ma, da qualche parte dobbiamo iniziare.

Dovevano essere abolite con la creazione delle Regioni, la Casta, tutta la Casta in questi anni le ha invece aumentate. E’ un ente inutile, serve solo a garantire un posto visibile e molto ben remunerato, a politici altrove trombati. I costi sono enormi, l’utilità nulla. Aboliamole e basta.
Domenico

anche io desidero contribuire a questa iniziativa che è sacrosanta e oltre alle province aboliamo anche le comunità montane.

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imperativo categorico, aboliamo le province!

DOVERE CIVICO.

ROSARIA SCARAIA

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Sono pienamente d’accordo . le province sono soltanto spreco del denaro dei cittadini , meglio astenersi dal voto

Cari amici,

attualmente in Italia vi sono 104 Province (e di altre 26 è stata formalmente richiesta l’istituzione).

Nel solo 2006, la spesa complessiva delle Province italiane è stata pari a “13 miliardi di euro”: le Province costano ad ogni cittadino circa “1.712 euro” all’anno (importo quasi pari all’intero prelievo delle imposte sui redditi!).

Dai dati della stessa Unione delle Province Italiane (UPI), risulta che dei bilanci provinciali:
- ben il “73%” se ne va in spese correnti (per il mantenimento delle Province stesse: personale, affitti, bollette, spese di rappresentanza, auto blu, ecc.)
- mentre soltanto il “27%” in investimenti (servizi forniti ai cittadini: manutenzione strade, scuole, ecc.).
Ciò vuol dire che ben “3/4” dei soldi spesi dalle Province servono al mantenimento dello stesso ente!

Così stando le cose, le province appaiono solo un bel “carrozzone” buono a distribuire posti di lavoro per gli amici degli amici (dei politici)!
Per questo (ed altri motivi), abbiamo fondato il gruppo-facebook “ABOLIAMO LE PROVINCE !!!”.

Se vuoi conoscere le nostre PROPOSTE E PROSPETTIVE CONTRO SPRECHI E INEFFICIENZE DELLA “CASTA” DELLA POLITICA, visiona anche tu il manifesto programmatico del gruppo su:
http://www.facebook.com/photo_search.php?oid=62981451472&view=all#/group.php?gid=62981451472&ref=mf.