ABOLIAMO LE PROVINCE: GIORNATE NAZIONALI 15-16 novembre 2008


Lo sforzo finale!
Per non perdere migliaia di firme raccolte nella prima parte della campagna dobbiamo raccogliere oltre 20.000 firme nei prossimi due mesi.
Il 15 e 16 novembre prossimi in numerose città e paesi ci saranno i banchetti per la raccolta delle firme per la proposta di legge per la soppressione delle province.

Cittadini! Contribuite:

  • venendo a firmare e portando amici a firmare;
  • organizzando banchetti nelle località scoperte.

Per informazioni su ubicazione e orari dei banchetti e dei punti raccolta permanenti consultare la pagina DOVE FIRMARE con tutti i riferimenti degli organizzatori.

Facciamoci sentire e vedere con i fatti!

Lorenzo Furlan

339 4084359

lorenzo.furlan@aboliamoleprovince.it

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L'opinione dei lettori

yes we can

Forza ragazzi.E’arrivato il momento di muoverci per iniziare a realizzare ciò che consideriamo un primo passo per la riduzione dei costi della politica.Io sarò in Piazza Italia a Sassari le mattine del 15 e 16 novembre dalle ore 10 alle ore 13 per raccogliere le firme di tutti i miei concittadini stufi del malgoverno e della politica spendacciona.

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In tempi di ristrettezze come l’attuale mi sembra giusto osservare che se i fondi che le Province ricevono per esistere come Enti fossero destinati invece alle scuole, alle strade ecc. avremmo edifici scolastici in regola con le norme della sicurezza, adeguati come spazi per la didattica e dotati di tutti gli strumenti e ausili didattici necessari. Invece la casta ritiene che mantenere in vita questi enti inutili e dispendiosi sia prioritario.

Prima di blaterare di sprechi e inutilità del lavoro di tanti, informatevi su cosa effettivamente fanno gli Enti Provincia. Un conto è parlare di sprechi della politica (banchetti, viaggi, conferenze, meeting, …), un conto è parlare delle spese affrontate per fornire servizi pubblici essenziali). Il ruolo delle Province sul territorio e fondamentale (Lavori Pubblici, strade e scuole in primis) con risorse irrisorie rispetto a quanto si spenderebbe con un servizio privatizzato!!. Piuttosto dell’abolizione si dovrebbe parlare di un potenziamento (che non significa aumento di numero) delle risorse (specie economiche) a disposizione delle Province… forse non si assisterebbero a tragedie come quelle del crollo di un soffitto in una scuola di Rivoli.
Sputare sentenze e sparare genericamente sul pubblico è troppo facile!

Le funzioni delle Province potrebbero essere svolte benissimo dalle Regioni o dai Comuni. I comuni piu piccoli potrebbero essere accorpati. Un’altra soluzione sono i consorzi trai comuni. Chi difende le Province difende gli sprechi, i privilegi e la casta e si rende complice del tracollo dell’italia. Gli enti provincia non esistono in nessun paese europeo. I departement francesi e le provinces spagnole sono solo enti amministrativi senza giunte, consigli provinciali e chi piu ne ha, piu ne metta. Sostengo l’abolizione definitiva di questi enti dannosi e inutili, insieme all’abolizione di tutti gli altri privilegi e sprechi.

Perfavore sostenete anche la raccolta firme di Libero, perchè “l’unione fa la forza” e così riusciremo finalmente ad abolire questi enti inutili:

http://www.libero-news.it/webeditorials/view/111

In Umbria (800 mila abitanti: 3 quartieri di Roma)ci sono oltre 100 cento enti, agenzie, consorzi, ato, aziende, comitati ecc. di emanazione diretta o indiretta della regione, con vertici di nomina politica, che servono solo a riciclare segretari di sezione disoccupati e politici trombati. Perchè non aboliamo prima questi (decine di migliaia in tutta Italia) e riconduciamo le loro funzioni alle Province che almeno hanno organi eletti democraticamente? Se domani abolissimo le Province, questi enti nel giro di pochissimo raddoppierebbero (con la scusa di far loro esercitare tutte le funzioni già esercitate dalle Province). Ci troveremmo così sul groppone una marea di enti controllati solo dai politici e non dai cittadini. Bel risultato, veramente !

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Sono giornalista professionista dal 1959, ho potuto constatare che, dopo l’istituzione delle Regioni, le Province servono solo più ai partiti per assicurare prebende a candidati trombati e portatori di voti: un pesantissimo onere a carico del contribuente, il vero scandalo della politica odierna.