Le domande:
1) Perchè con i problemi più seri che sono presenti, un tema così residuale diventa così discusso? Forse perchè la politica non ha argomenti seri e quindi, come sempre, butta fumo negli occhi della gente???2) Ovunque, Grecia compresa, esistono le province, solo in Italia sono diventate un problema!!! (sarebbero diventate un problema, visto che non lo sono mai state..dati alla mano)
3) Come mai nessuno affronta seriamente il problema degli sprechi, presentanto un progetto articolato di revisione, che parti soprattutto dall’amministrazione centrale dello stato per finire poi agli enti locali, comprese le regioni e i comuni???
Riporto dei dati, spero che siano esaustivi:
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Spesa pubblica complessiva (anno 2012): 805 miliardi di euro
SettoreSpesa Amministrazione Centrale 141 miliardi di euro Previdenza 311,7 miliardi di euro Interessi sul debito 86 miliardi di euro Regioni 182 miliardi di euro(di cui 114 Sanità) Comuni 73,3 miliardi di euro Province 11 miliardi di euro
Fonti: Siope e Nota di aggiornamento Decisione di Finanza Pubblica sett. 2012
Le Province rappresentano l’1,35% della spesa pubblica
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I compensi 2012 degli eletti degli altri livelli istituzionali
PARLAMENTO 439.732.000 di cui Senato della Repubblica 141.882.000 di cui Camera dei Deputati 297.850.000 REGIONI 800.702.827 COMUNI 556.593.000 PROVINCE 104.737.371 TOTALE 1.901.765.198
Il personale politico del Parlamento rappresenta il 23,12% del costo totaleIl personale politico delle Regioni rappresenta il 42,10% del costo totale Il personale politico dei Comuni rappresenta il 29,26% del costo totaleIl personale politico delle Province rappresenta il 5,50% del totale
Alla luce di queste considerazioni e di questi DATI…
A) Trasferire personale, funzioni, competenze, beni e servizi delle province ad altri enti, non porterà alcun risparmio reale, atteso che se il tutto passa alle regioni c’è un aumento di costi da capogiro, qualcuno ha ipotizzato 300 milioni di euro solo per adeguare i contratti di lavoro, per non parlare delle spese per cambiare, faccio un banale esempio, la carta intestata, i tesserini, le tabelle, le indicazioni stradali e sembra una banalità, ma dai piccoli costi aggiuntivi si andrà a notevoli costi, anche perchè poi nessuno ha calcolato seriamente e realmente la possibilità di caos e disservizi, oltre che l’allontanamento dai territori, fatto già acclarato!!!
B) Proposta seria? Adeguare, quindi ridurre, tutti i compensi della politica, dal parlamento, alle regioni, province e comuni, adeguandolo al costo della vita e a livelli normali, ciò comporterebbe un risparmio notevole
C) Accorpare, semmai, dopo un’attenta valutazione e studio (non a tavolino) e senza parametri numerici che sono la spia del non voler affrontare le questioni con la giusta importanza, tutti gli enti, dai piccoli comuni, alle province fino alle regioni.
]]>Attendo l’avvio di una discussione.
Gabriele
]]>Finalmente c’è un criterio perchè possa esistere una provincia: abitanti e superficie.
Magari poi alzeranno questi criteri e finalmente aboliranno tutte le province.
Occorre ridurre i Comuni e anche le Regioni:
Alpi Occidentali = Valle d’Aosta Piemonte Liguria
Triveneto = Trento Bolzano Veneto Friuli Venezia Giulia
Marca adriatica = Marche Abruzzo Molise
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